L’esame del fondo oculare esplora le strutture collocate posteriormente all’iride e al cristallino e comporta la dilatazione della pupilla con apposito collirio. La tonometria è una tecnica che permette all’oculista di misurare la pressione intraoculare (o tono oculare) per verificarne eventuali variazioni.
L’esame del fondo oculare consiste nell’esame delle strutture oculari collocate posteriormente all’iride ed al cristallino: corpo vitreo, retina centrale (polo posteriore, contenente la macula, sede della visione più definita), retina periferica, porzione intraoculare del nervo ottico (papilla ottica). Per esplorare queste strutture è spesso necessario dilatare la pupilla instillando alcune gocce di collirio midriatico. La pupilla inizia a dilatarsi dopo 10-15 minuti e rimane dilatata in modo ottimale per 45-60 minuti. Il paziente è seduto di fronte al medico, spesso con il capo appoggiato a uno strumento. L’oculista pone una lente davanti all’occhio del paziente o, in alcuni casi, la applica direttamente a contatto con l’occhio. Durante l’esame si usa un gel che si interpone fra occhio e lente a contatto.
Non è doloroso, né invasivo.
Niente di particolare.
L’esito è immediato.
La tonometria è una tecnica che permette di misurare la pressione intraoculare (o tono oculare) utilizzando uno strumento detto tonografo. Serve a verificare le variazioni dalla normalità della pressione interna dell’occhio. Può aumentare o diminuire in rapporto a patologie, traumi o interventi oftalmici. Il paziente viene fatto accomodare su uno sgabello appoggiando mento e fronte sullo strumento. Il tonometro a soffio spruzza un soffio d’aria sulla cornea del paziente, che deve mantenere l’occhio ben aperto e osservare una luce. L’operazione dura 15 secondi per entrambi gli occhi.
Non è doloroso, né invasivo.
Niente di particolare.
L’esito è immediato.
L’esame del fondo oculare consiste nell’esame delle strutture oculari collocate posteriormente all’iride ed al cristallino: corpo vitreo, retina centrale (polo posteriore, contenente la macula, sede della visione più definita), retina periferica, porzione intraoculare del nervo ottico (papilla ottica). Per esplorare queste strutture è spesso necessario dilatare la pupilla instillando alcune gocce di collirio midriatico. La pupilla inizia a dilatarsi dopo 10-15 minuti e rimane dilatata in modo ottimale per 45-60 minuti. Il paziente è seduto di fronte al medico, spesso con il capo appoggiato a uno strumento. L’oculista pone una lente davanti all’occhio del paziente o, in alcuni casi, la applica direttamente a contatto con l’occhio. Durante l’esame si usa un gel che si interpone fra occhio e lente a contatto.
Non è doloroso, né invasivo.
Niente di particolare.
L’esito è immediato.
La tonometria è una tecnica che permette di misurare la pressione intraoculare (o tono oculare) utilizzando uno strumento detto tonografo. Serve a verificare le variazioni dalla normalità della pressione interna dell’occhio. Può aumentare o diminuire in rapporto a patologie, traumi o interventi oftalmici. Il paziente viene fatto accomodare su uno sgabello appoggiando mento e fronte sullo strumento. Il tonometro a soffio spruzza un soffio d’aria sulla cornea del paziente, che deve mantenere l’occhio ben aperto e osservare una luce. L’operazione dura 15 secondi per entrambi gli occhi.
Non è doloroso, né invasivo.
Niente di particolare.
L’esito è immediato.